Cambiare

Non so perché ho deciso di parlare di un argomento noioso come questo. Forse proprio per non doverne parlare più .

8 anni fa decisi di abbandonare la mia comfort zone tecnologica: dopo anni di Apple1 mi trovai nella necessità di aggiornare nuovamente il mio portatile e fu con grande disappunto che mi resi conto che le macchine presentate al keynote di quell’anno erano il risultato di scelte che non condividevo; decisi così che fosse arrivato il momento di testare Windows.

Per qualcuno potrebbe sembrare un passaggio da poco conto, ma la maggior parte dei graphic designer che conosco non riuscirebbe mai ad accettare una transizione del genere e spiegarne il perché meriterebbe un post a sè.

I motivi che mi spingevano a pensare di cambiare sistema erano il prezzo2 e la convinzione che windows non potesse più essere quello che ricordavo dagli anni 903, ma ammetto che il passaggio non è stato indolore e sarebbe stata davvero dura senza motori di ricerca, forum e tutorial.

Dopo 2 settimane riuscii finalmente a trovare la quadra e a ricrearmi un ambiente di lavoro confortevole e funzionale, nella consapevolezza che nonostante i 2 sistemi si guardino molto tra loro, la filosofia dietro è differente e non tutto trova il suo corrispettivo. Quei piccoli comandi o software che avevo scoperto e imparato ad amare su Mac (e più in generale le abitudini che avevo consolidato) sono state le cose più difficili da abbandonare, ma cambiare mi ha dato la possibilità di scoprirne di nuove ed esclusive su windows, ampliando così le mie conoscenze.

Anche se in tutta sincerità non mi sento di consigliare questo passaggio alla maggior parte dei miei colleghi e amici4, per me si è rivelato una sorpresa a più livelli, quasi terapeutico: mi è sempre piaciuto progettare cose, costruirle e modificarle e ho sempre pensato che, necessità a parte, l’unico modo di crescere e di imparare cose nuove è spostarsi e cambiare il contesto in cui si vive e lavora (e il computer è effettivamente un non-luogo in cui si fa tutto).

Ad oggi sinceramente non vedo il motivo di tornare a un sistema Macintosh5: Windows è un sistema che funziona, i programmi più importanti che uso sono identici a quelli per OSX, il sistema è più spartano di quello Mac ma anche più aperto (e la community è vasta) e i prezzi sono talmente convenienti che mi permettono di ottenere – a parità di investimento – performance più elevate di quelle che avrei comprando un prodotto Apple.

Scrivendo questo articolo mi rendo conto che il prossimo grande passaggio che probabilmente dovrò intraprendere sarà quello all’IA, ma per parlare di questo non basterebbe un post, ma un intero nuovo blog. Magari lo faccio scrivere a ChatGPT.

  1. Prima un performa, poi un g4 e successivamente 4 o 5 MacBook.
  2. Il prezzo di un portatile pc è un investimento interessante anche solo come “esperimento”.
  3. Immaginavo dovesse essere sicuramente migliorato in un quarto di secolo.
  4. Bisogna avere un po’ le spalle larghe per fare un passaggio di questo tipo da soli.
  5. Sia chiaro che non rinnego i prodotti Apple – sono eccezionali – ma credo che bisogna essere onesti con sè stessi e su come si decide di investire i propri soldi: siamo in un periodo storico in cui si sta perdendo il senso di criticità nei confronti del vero valore di un prodotto e forse è il caso di tornare a farsi qualche domanda in più.