Per il mio progetto di diploma all’ISIA di Urbino (2004) decisi di fare un timido passo verso la grafica procedurale generativa (un tema che al tempo mi appassionava molto e agli albori) e decisi così di sviluppare un sistema che permettesse a chiunque di generare delle immagini normatizzabili e stilisticamente coerenti.
Durante la prima fase di questa mia ricerca ho creato Aiebazzi: si tratta di una font di simboli a tema vegetale con caratteri a crenatura azzerata, studiata in modo che ciascun elemento si disponga non uno a fianco all’altro, ma sovrapposto all’altro.
Aierbazzi fu una dei 3 typeface che creai per testare il sistema che stavo cercando di costruire e facevano parte della prima fase della mia ricerca che poi si sviluppò in brodo, in un sistema interattivo vero e proprio che risolve tutti i limiti che avevo incontrato nel percorso e del quale sviluppai anche il codice.
Aierbazzi (che significa erbacce) è un concept nato d’istinto pensando al detto dillo con i fiori, ed in effetti è quello che permette fare: comporre piccoli bouquet a partire dalle parole che si vanno a scrivere. Bagarozz, un’altra delle font della ricerca, si ispira invece al mondo animale.